di Francesco Lucrezi
Ormai la mafia, la camorra, la pedofilia, i femminicidi, tutte le cose brutte del mondo messe insieme non suscitano più nessuna reazione, nessuna condanna. Quando anche se ne parla, lo si fa senza nessuna vera partecipazione, nessun coinvolgimento emotivo. Nessuna manifestazione, nessun corteo, nessuno striscione. Niente di niente. Quando qualche esperto è chiamato a parlare di queste cose in televisione, lo fa con la stessa enfasi di chi illustra le previsioni del tempo, e la gente a casa si addormenta.
Sono solo due gli argomenti che sollevano rabbia E indignazione, che mobilitano le masse, muovono i popoli. Che danno a tutti la immediata e granitica sicurezza di essere dalla parte del giusto, senza “se” e senza “ma”. Che rendono inutile qualsiasi analisi, qualsiasi approfondimento, qualsiasi argomentazione. Che vietano ogni dubbio, ogni tentennamento, ogni esitazione. Il bene è di qua, il male è di là. E il male va combattuto. Qui, ora, subito. Tutti, tutti devono essere d’accordo al 100 %. Chi lo è solo al 99 % è un traditore, un collaborazionista, un nemico del popolo.
Quali sono questi due argomenti che riescono, da soli, a catalizzare il 100 % dell’indignazione della
rabbia mondiale?
È facile.
Il primo è Israele, e questo, per i lettori di Italia-Israele Today, non ha bisogno di spiegazioni. Sanno
bene come e perché ciò accade.
Ma ce n’è anche un altro, abbastanza collegato al primo. Non c’è proprio nessuno, infatti, che si
indigna per uno solo dei due. Si tratta di una coppia inscindibile, per chiari motivi.
L’argomento n. 2 sono le armi. Le armi sono brutte, sporche e cattive. Sempre, ma soprattutto quando vengono usate per difendersi. L’Ucraina e Israele non devono usare le armi, anzi, non le devono neanche avere. E l’Europa non si deve armare. Con quei soldi si potrebbero costruire asili, ospedali, strade. Si potrebbero aumentare gli stipendi e le pensioni. Si potrebbero aiutare gli anziani, i disabili, i poveri. Cosa è meglio, avere più soldi in busta paga, o sapere che, da qualche parte, abbiamo qualche bomba in più? Sono più buoni da magiare i biscotti o le pallottole? Un pensionato che non arriva a fine mese è forse consolato dal sapere che abbiamo un esercito forte, agguerrito, invincibile?
Sono domande senza senso. Buttare soldi in armi significa essere doppiamente crudeli: in primo luogo, perché si levano i soldi con cui si potrebbero curare e sfamare bambini malati e poveri, e poi perché quelle armi, prima o poi, saranno usate. Con quei mitra si falceranno giovani vite, con quelle bombe verranno dilaniati corpi di esseri umani. Chi costruisce le armi sta già uccidendo in anticipo quelle persone, e così fa chiunque accetta di spendere dei soldi per uno scopo tanto perverso. Chi accetta le armi è un vampiro, un mostro, un diavolo. Noi, il popolo, ossia tutti gli altri, dobbiamo stanare queste sanguisughe, casa per casa, eliminarle.
Alzare le spese militari al 5 % del PIL è un abominio.

Confesso che, quando ho cominciato a scrivere questo articolo, intendevo criticare i cd. pacifisti, per alcune ragioni, ma, nello scrivere, ho cambiato idea. Continuo a criticarli, ma per un motivo diverso. Mi sono convinto anche io, infatti, che le armi sono brutte, e che il 5 % del PIL è troppo. Ma anche il 2 è troppo, perché con tutti quei soldi si potrebbero fare tante belle cose. Anche i pacifisti dicono che è troppo, e fin qui siamo quindi ancora d’accordo.
Ma ora comincia il radicale dissenso, perché io, in questi minuti di scrittura, mi sono convinto che anche lo 0,0001 è troppo, e questo loro non lo dicono. Nessuno di loro. Quindi, un po’ di armi gli piacciono. Inoltre, continuano a invocare l’art. 11 della Costituzione, quello che dice che l’Italia ripudia la guerra. Ma io invece sarei per cambiarlo, perché “ripudiare” non è un termine giuridico. Io lo sostituirei con “vieta”, “abolisce”. E non solo “strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, ma in assoluto, sempre. E poi, nessuno di loro, proprio nessuno, ha mai proposto di abrogare l’orrendo articolo 52, che dice che “la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. Che cosa assurda e ridicola! “Sacro dovere”!
E ancora, forse i pacifisti hanno mai proposto di abolire l’art. 78, che dice che le Camere deliberano lo stato di guerra, l’87, che affida al Capo dello Stato il comando delle Forze Armate e la responsabilità di dichiarare guerra, il 103, che parla dei reati militari ecc. ecc?
No, nessuno di loro ha mai proposto di abolire nessuno di questi articoli bellicisti. La nostra è una Costituzione intrinsecamente militarista, assetata di sangue. Io la abolirei completamente, sarebbe
più facile che emendarla, tanto trasuda polvere da sparo.
Ma a loro sta bene.
E inoltre, forse è solo l’esercito ad avere le armi? Non ce le hanno anche la polizia, i carabinieri, la Guardia di finanza, perfino i vigili urbani?! Io ovviamente sarei per abolire tutte queste armi assassine, subito, senza nessuna eccezione. Ma loro no, non vogliono, non lo hanno mai detto. Sono falsi e ipocriti. In realtà amano le armi, il sangue, la guerra.
Vogliono solo salvarsi la coscienza.
Non vorrei aggredire nessuno. Il mondo in pace costruisce, matura, scopre nuovi orizzonti. Ma vorrei che il mio paese potesse difendersi qualora fosse attaccato da prevaricatori senza scrupoli. Se Israele non potesse difendersi, non esisterebbe più da molti anni e gli ebrei sarebbero ancora più esposti all’odio
di folle in cerca di un capro espiatorio.