di Giuseppe Crimaldi

Anche Genova. Anche la città dalla nobile tradizione marinara, quella dei traffici verso le sponde di Levante e verso le Americhe, adesso ripudia Israele. Che triste notizia leggere che il Comune del capoluogo ligure riconosce lo Stato di Palestina, una entità che non c’è, né potrà mai esistere almeno fino a quando Hamas non libererà Gaza e i poveri ostaggi civili israeliani dei quali ormai nessuno parla più, quasi fossero stracci di pelle umana (vivi o morti che siano) abbandonati in qualche freezer dai tagliagole islamici.

Tu quoque, Genova. Come Napoli, d’altronde, altra città di mare di nobili tradizioni e di tolleranza. Così viene da chiedersi dove sia finita la memoria, e soprattutto il buon senso. Qui non entriamo nel merito delle modalità con cui il governo israeliano sta conducendo una guerra che tutti vorremmo fosse già finita. No. Ma è così che funziona ormai: i politici “progressisti” e pacifinti emendano la propria coscienza con una delibera, mettendo la testa sotto la sabbia, tanto a loro non costa nulla, anzi, fa tanto consenso. e chi se ne fotte del 7 ottobre.

La nuova sindaca di Genova interrompe così una tradizione di profonda amicizia tra i genovesi e gli israeliani con la solita, facile equazione: gli israeliani, in quanto israeliani, sono dei persecutori, affamatori di vecchi e bambini, usurpatori di una terra che non è mai appartenuta ai palestinesi se non nella mente deviata di certi cattivi maestri degni di affiancarsi agli odiatori seriali dell’Occidente, se non a Goebbels. Per fortuna che alla Regione Liguria c’è un presidente che si chiama Bucci, Marco Bucci. E che nel Consiglio regionale della Liguria ci sono ancora politici che non si piegano alla propaganda volgare, sguaiata dei propal un tanto al chilo. Uno di questi si chiama Angelo Vaccarezza. Uno dei pochi sobri rimasti in Liguria. Per fortuna che la Regione è ancora in grado che ci sia qualcuno che è riuscito a respingere la mozione presentata dall’immancabile pentastellato che impegnava la giunta a sospendere la cooperazione con Israele ed a sollecitare il governo nazionale a sospendere gli accordi UE-Israele. E menomale che ci sono uomini e donne coraggiosi come i presidenti delle associazioni Italia Israele.

One thought on “Genova, il consiglio comunale dichiara guerra a Israele

  1. L’ubriacatura della sx per la Palestina è inspiegabile per me uomo di sx. Difendere regimi teocratici , illiberali ed intolleranti è un suicidio civile e politico.

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