Grave attentato dinamitardo, ieri sera, alla sede cagliaritana dell’associazione “Chenabura” della Federazione Italia Israele. Sconosciuti hanno lanciato un ordigno esplosivo di fabbricazione artigianale contro i locali al cui interno erano riunite decine di persone per celebrare lo Shabbat. Non ci sono stati feriti, ma il vile gesto va condannato e perseguito con il massimo rigore. Di seguito, il comunicato del presidente nazionale della Federazione Italia-Israele, Bruno Gazzo

La Federazione delle associazioni Italia Israele esprime la piena solidarietà agli amici dell’associazione cagliaritana “Chenabura-Sardos pro Israele”, vittime ieri sera di un vile attentato alla sede che li vedeva riuniti per celebrare lo shabbat. Il lancio di un ordigno artigianale fatto esplodere presso la sede già presa di mira con azioni criminali da personaggi non ancora identificati avrebbe potuto avere conseguenze più pesanti e drammatiche, e il solo fatto che ciò non sia accaduto non deve autorizzare a cedimenti nella linea di rigore che le autorità preposte alla sicurezza e all’ordine pubblico devono assumere adesso. A tutela del presidente di Sardos pro Israele, Mario Carboni, già fatto oggetto di minacce personali, a tutti gli iscritti e alla libertà di manifestazione del pensiero e di esercizio di associarsi. Chiediamo al prefetto di Cagliari di valutare tutte le azioni utili a individuare i responsabili di quest’ultimo vergognoso atto, di tutelare gli iscritti alla suddetta associazione e di individuare in tempi celeri i responsabili di un gesto che assume la portata di un autentico attentato alle libertà individuali e collettive.

Bruno Gazzo, presidente nazionale della Federazione Italia Israele

One thought on “Cagliari, attentato dinamitardo alla sede di Italia Israele “Chenabura”

  1. È il momento che i rappresentanti di comune e regione la smettano di fomentare una clima di odio e che prefetto e questore di Cagliari processano diligentemente in base alle loro responsabilità .
    Sa basta !

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