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Il presidio di protesta contro la decisione assunta dal Senato Accademico di Torino.
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Il presidio di protesta contro la decisione assunta dal Senato Accademico di Torino.

di Emanuel Segre Amar.

Oggi pomeriggio si è svolto a Torino il presidio di protesta contro la decisione assunta martedì 19 marzo dal Senato Accademico di Torino. Il presidio si è radunato davanti all’ingresso posteriore dell’Università per ottemperare alle richieste della DIGOS.

Nonostante la pioggia intensa c’erano ca 150/200 persone e molte Associazioni avevano aderito.

I pro-pal hanno dapprima cercato di disturbarci con schiamazzi da una finestra aperta sopra il nostro gruppo (potete vedere la loro bandiera esposta ad una finestra), poi, forse allontanati da qualcuno, hanno inscenato una gazzarra di fronte all’ingresso principale dell’Università che si trova proprio di fronte a dove eravamo riuniti, separati solo dal cortile dell’Università. Ovviamente loro hanno potuto manifestare di fronte all’ingresso principale dove la Digos ci aveva impedito di sostare. Erano equipaggiati di tutto, compresi fumogeni coi colori della bandiera palestinese.

Durante il presidio sono stati fatti molti discorsi, molti di qualità, ed è giunta anche la solidarietà dei giovani iraniani residenti a Torino.

Io ho parlato a nome della Federazione delle Associazioni Italia Israele e del Gruppo Sionistico Piemontese ed ho rilevato che il Senato Accademico aveva dato un pessimo esempio agli studenti accettando di indire immediatamente un’Assemblea sottostando al metodo squadristico dei gruppi pro-pal senza nemmeno seguire i regolamenti. Inoltre ho detto che i professori che avevano votato in favore della sospensione di questa collaborazione con Israele, unica nazione messa all’indice, in base alla Dichiarazione IHRA riconosciuta dalla UE e da un precedente governo italiano sono imputabili di antisemitismo.

2 thoughts on “Il presidio di protesta contro la decisione assunta dal Senato Accademico di Torino.

  1. I professori che hanno firmato per mettere all’ indice Israele non sono per nulla diversi da quelli che hanno firmato le leggi razziali e i cosiddetti “studenti” non sono diversi dagli squadristi nazifascisti.

  2. Sono preoccupato moltissimo sono italiano ho 78 anni cattolico vivo Sudamérica da 30 anni, voto F.d.I da molto tempo. Ma con questa sitazione antisemita in Italia non ci verro’ mai piu’.

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