di Fabrizio Carminati*
Khamenei e le donne occidentali: «Mezzo di piacere e di profitto»
L’ayatollah, nella sala dedicata al suo predecessore Khomeini, usa il profilo della figlia di Maometto per fustigare ancora il grande nemico dell’ovest.
la Guida suprema della Rivoluzione Islamica, Seyyed Ali Khamenei, ha sentenziato infatti che la civiltà occidentale “vede le donne come strumenti per ottenere profitto e piacere”. Khamenei ha espresso queste osservazioni, secondo quanto riporta la stampa iraniana, durante un incontro con un gruppo di donne provenienti da tutto il Paese avvenuto nella sala di preghiera dedicata proprio all’imam Khomeini, nel sud di Teheran in occasione dell’anniversario della nascita di Hazrat Fatima Zahra, la quarta figlia del profeta Maometto.
“La questione delle donne ha detto Khamenei – è uno dei punti di forza dell’islam. L’islam ha una logica forte e un fondamento razionale in tutti gli ambiti legati alle donne”, ha affermato. Ha osservato che ci sono due approcci a tali argomenti nel mondo, uno è l’approccio occidentale, che è prevalente anche nei Paesi non occidentali, e l’altro è l’approccio islamico. “Questi due approcci si oppongono l’uno all’altro”, ha argomentato. L’Occidente, ha aggiunto rimarcando il tono prettamente politico, cerca di “portare avanti la propria agenda creando controversie e trambusto”, sfruttando le arti e il cinema, e usando la forza, Internet e così via. (…)
Ha concluso che la presenza delle donne in diverse posizioni manageriali, politiche, sociali e culturali non ha restrizioni nell’islam, ma ha criticato l’idea di “uguaglianza di genere”, affermando che, sebbene sia preferibile in alcuni casi, non ha senso in altri. Ipse dixit.
*(Avvenire)