Adesso qualcuno troverà il modo per giustificare anche questo? Che dite adesso Travaglio, Il Manifesto, Fratoianni-Bonelli, Conte, Schlein, La Repubblica & &CO? Fateci sapere. E cercate di non cavarvela con il solito ritornello che a Milano erano i “soliti quattro teppisti”. Questa favoletta non convince più nessuno.

Diteci e dite agli italiani chi si nasconde dietro coloro che inneggiando alla Palestina sfasciano una Stazione, devastano vetrine, imbrattano i monumenti, bloccano treni e strade e colpiscono i poliziotti al grido di “Free Gaza”. Sessanta agenti in ospedale, e solo tre arresti. Segnale debole che incoraggia a ripetere le scene ignobili viste a Milano, ma anche in molte altre città, dove gli insulti alle forze di polizia e le spranghe la facevano da padrone.
Diteci se questo è ancora tollerabile. Sia chiaro in premessa che nessuno di noi gongola per la morte dei civili in una guerra, e i palestinesi non fanno eccezione, ci mancherebbe. Spiegateci però anche se un governo che legittimamente difende il diritto ad esistere della propria popolazione abbia ancora il diritto di armarsi, e se non è così, allora, continuate pure a caricare i vostri cannoni con parole di odio, di livore verso Israele. Andate pure avanti, ma sappiate che su questa deriva – poi – arriveranno le aggressioni agli ebrei, a chi “osa” uscire con la kippah sul capo, e di questo passo rischiamo che ci scappi anche la tragedia.
(G.C)
Se dobbiamo svegliare la popolazione, non c’è da parlare soltanto degli ebrei. Noi come sempre soffriamo per primi e probabilmente più di tutti, anche psicologicamente, ma è la popolazione italiana che deve capire di essere lo strumento utilizzato per tutt’altro da quello che si dice. Deve smettere di giustificare tutto con la convinzione che sia un intervento umanitario quando è solo una violenza trasportata in Italia e in Europa dal medio oriente. Dovrebbero capire con chi ha a che fare Israele.