di Ilan Brauner

81 anni fa, era il 1947, gli inglesi occuparono la parte occidentale della Germania e per primi entrarono nel campo della morte di Bergen Belzen, vicino Amburgo.
Scoprirono cataste di cadaveri ovunque, almeno 200mila i morti. Anni prima – era il marzo del 1939 – sempre loro – gli inglesi – che gestivano la “Palestina mandataria” dal 1919 per conto della Società delle Nazioni dell’epoca stabilirono che di fronte ai milioni di ebrei a rischio sterminio solo 15mila emigranti ebrei provenienti dall’Europa potessero entrare in “Palestina”.
Il resto è noto: con il finale di sei milioni milioni morti di cui due solo ad Auschwitz.
Inglesi impassibili. Chirchill non sapeva? Fatto sta che non ordinò mai alla Raf di bombardare le ferrovie di accesso ai campi dello sterminio. Viene quasi da chiedersi: la “soluzione finale andava bene anche alla Gran Bretagna?
Nel 1947 gli ebrei in Palestina (650.000) erano intantosono sul piede di guerra contro il mandato britannico che favoriva gli arabi anche se il loro capo, Hagi Amin Husseini, era dichiaratamente nazisto e amico personale di Hitler.
Di ebrei in Europa non ce ne erano più, ne erano rimasti sì e noo mezzo milione che vagavano senza casa, senza famiglia, aiutati solo dall’Agenzia Ebraica mondiale e dalla Hagana ebraica militare (con molti della Brigata Ebraica spostata dagli inglesi in Belgio e Olanda). Lo scopo era di farli arrivare nella Palestina Britannica illegalmente.
Gli ebrei americani comperarono una vecchia nave passeggeri di 5000 tonnellate, utile però solo per la navigazione di brevi tratti e la consegnarono all’Hagana, che con organizzazione capillare riuscì a trasferire 4500 profughi ebrei in un piccolo porto vicino Marsiglia. Salpò alla volta della Palestina tallonata dalla Royal Navy inglese.
In mare venne ribattezzata YEZIAT EUROPA (che significa “Uscita dall’Europa”). Venne bloccata (come la barca “Handala” alcuni giorni fa) davanti a Gaza dagli Inglesi, ci furono tre morti, e i passeggeri furono trasbordati in mare su altre tre navi porta truppe inglesi a Cipro e di lì nuovamente da dove era partita. Gli inglesi – che erano allora padroni del tutti i porti mediterranei salvo quelli spagnoli – senza tanti complimenti riportò quel carico dolente in Germania (occupata dagli stessi britannici) e smistò gli ebrei in tre campi di concentramento appositamente riaperti e rinnovati.
Tutti potettero tornare in Israele solo dopo il 15 maggio del ’48. L’opinione pubblica mondiale, allora senza televisione, era contro gli inglesi ed anzi schierata a favore di quei profughi, specialmente negli USA dove per la prima volta gli ebrei americani iniziarono ad alzare la voce, tanto che il presidente Truman fu pronto a prenderne qualche centinaio, esprimendo al premier britannico laburista Etly il suo disappunto. Due mesi dopo, all’ONU si è decise che (non c’era ancora, alll’epoca, la Corte internazionale di giustizia dell’Aia) che bisognava regolamentare una volta per sempre la casa degli ebrei e fu così chhe dopo 2000 anni è rinata Israele, con la risoluzione 181 dell’ONU.
E veniamo ai giorni nostri, e a Gaza. Tutto il mondo è schierato coi palestinesi, ma – attenzione – non lo è certo da oggi, bensì già dall’otto ottobre 2023, quando schiere di “propal” hanno iniziato ad innegggiare alla distruzione dello Stato Ebraico (“from the river to the sea).
Ed è tornato attuale il tema della cacciata (se non addirittura lo sterminio) degli ebrei. Oggi il premier laburista Starmer sta soffiando sul fuoco (contro Israele) per poter ridurre il problema che ha in casa con la islamizzazione selvaggiadella Gran Bretagna.

E nasce il paradosso: il governo sta contro gli islamici a Londra ma con i palestinesi a Gaza. Questo incoraggia persino la BBC a fornire fake news, OXFAM a diffondere costanti bugie, l’embargo sulle armi e la volontà fino al giro di Trump in Scozia di riconoscere la Palestina. Ma riconoscere cosa? Liquidi forse Abu Mazen e la suasua vorace famiglia? E poi?
Gli inglesi hanno sempre avuto molto pelo sullo stomaco, è noto. Ma come conseguenza di questa schizofrenia la Gran Bretagna almeno adesso avrà la sua parte di consenso dagli islamici integralisti. Si può cadere così in basso?

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