La Liguria è stata la prima Regione in Italia, nel 2020, su iniziativa del Consigliere Angelo Vaccarezza, a fare propria la definizione operativa di antisemitismo redatta dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), e che sempre il Consiglio regionale, su sua proposta, in questi anni ha approvato diversi documenti che con chiarezza e in maniera netta hanno espresso forte e chiaro il no all’antisemitismo, no all’odio nei confronti del popolo ebraico, no al tentativo di cancellazione di Israele dalla cartina geografica.

Il 3 giugno 2025 è stata approvata all’unanimità inoltre la mozione sempre presentata in Regione dal Consigliere Angelo Vaccarezza di Forza Italia che

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE DELLA LIGURIA

  • A porre in essere, in ottemperanza alla “EU Strategy on combating antisemitism and fostering Jewish life” e alla “Strategia nazionale di lotta all’antisemitismo”, un attento monitoraggio finalizzato ad assicurare che fondi e contributi pubblici regionali non siano indebitamente assegnati ad associazioni od organizzazioni che promuovano attività o manifestazioni che incitano all’odio o alla violenza nei confronti degli Ebrei ovvero propugnano la distruzione, l’annientamento o la cancellazione dello Stato d’Israele ovvero negano o riducono la portata della Shoah;
  • A porre in essere, nei modi e nelle forme meglio viste, iniziative finalizzate a contrastare il preoccupante ritorno dell’antisemitismo, documentato dai fatti sopra richiamati.

IL COMUNICATO DELLA FEDERAZIONE ASSOCIAZIONI ITALIA-ISRAELE

La decisione presa oggi dall’assemblea regionale della Liguria, che ha votato all’unanimità una mozione presentata da Angelo Vaccarezza (Forza Italia) che impegna la giunta Bucci a negare fondi pubblici a realtà che promuovono l’antisemitismo o la cancellazione dello Stato di Israele, dimostra che fortunatamente in Italia c’è ancora chi non cede alla retorica del pacifismo a senso unico e non cade nei tranelli della propaganda terrorista di Hamas. Fortunatamente non c’è soltanto la Puglia, che con il governatore Michele Emiliano ha cavalcato un’assurda, incomprensibile e intollerabile crociata contro lo Stato d’Israele, mascherandola peraltro con motivazioni irricevibili. Con quel gesto Emiliano – che peraltro governa una regione che storicamente ha rapporti radicati con lo Stato d’Israele, sia di natura culturale che economica – si è unito al coro stonato di chi si rifiuta di capire che con un’organizzazione terroristica islamista non ci sono margini di trattativa, e tanto meno di perdono. Ugualmente deprecabile è l’analoga decisione contro Israele assunta dalla Regione Emilia Romagna. Colpire un’intera nazione e, di riflesso, gli ebrei italiani e di tutto il mondo con sanzioni e tagli di rapporti è un gesto odioso. Per questo la Federazione Italia Israele plaude al voto dell’assemblea ligure e si augura che faccia da apripista ad altre, analoghe coraggiose e coerenti decisioni. Stare dalla parte d’Israele – come ha dimostrato il 7 ottobre – equivale a combattere l’oscurantismo medievale dei tagliagole islamici.

Grazie Angelo Vaccarezza.

Bruno Gazzo, Presidente della Federazione Associazioni Italia-Israele

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