Se gli ospedali diventano bunker (o della viltà di Hamas)

di Giuseppe Crimaldi

Per capire fin dove si spingano le logiche perverse e assassine di Hamas bisogna partire dalla sua vile spregiudicatezza. I terroristi non hanno alcun valore legato all’umanità e alla vita: sparano facendosi scudo dei civili, si nascondono nelle moschee e nelle scuole, forgiano all’odio i bambini già all’asilo. E non si fanno scrupoli a utilizzare gli ospedali come basi operative, spesso con la complicità di medici e infermieri. Gesti di viltà assoluta che, da soli, rappresentano già, di per sé crimini contro l’umanità.

L’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, costituisce un luogo di protezione per i terroristi di Hamas’. Lo hanno conclamato le evidenze dell’esercito israeliano nel momento in cui i ragazzi di Tsahal hanno penetrato la struttura sanitaria, scoprendo che proprio da lì si accedeva a due tunnel strategici per nascondere i tagliagole e – quasi sicuramente – anche un numero consistente di ostaggi civili israeliani.

Il portavoce militare Daniel Hagari ha detto: ”Sappiamo che il 7 ottobre, 200 membri dell’ala militare di Hamas sono corsi a quell’ospedale per trovare riparo’. L’utilizzazione di un ospedale da parte dell’ala militare di Hamas costituisce un crimine di guerra”. Al Shifa è solo uno delle decine di ospedali che avrebbero dovuto curare i pazienti, e invece diventavano nodi strategici per Sinwar & company. Ma c’è di più: Israele è sicuro che sotto la struttura ci sia il comando centrale dell’organizzazione. Sempre secondo Hagari, dal centro di comando sotto la struttura partirebbero gli ordini dei bombardamenti contro Israele. La base sarebbe tutt’altro che vuota: “Abbiamo prove concrete – spiega il militare – che centinaia di terroristi si sono riversati nell’ospedale per nascondersi dopo i massacri del 7 ottobre”.

Il portavoce militare ha spiegato che ci sarebbe carburante negli ospedali di Gaza, compreso quello di al-Shifa. Per provarlo, Hagari ha fatto sentire due conversazioni registrate di cittadini di Gaza. In una di esse, un palestinese dice che Hamas controlla il nosocomioe avrebbe a disposizione carburante. Chi ha “i contatti giusti” con l’organizzazione terroristica può portare taniche e riempirle.

E adesso attenzione: Shifa non è l’unico ospedale utilizzato per questi scopi, è uno tra tanti dietro i quali si mascherano le zone franche dei tagliagola islamici. I terroristi di Hamas operano all’interno degli ospedali proprio perché sanno che le forze di difesa israeliane distinguono tra terroristi e civili. E di questo hanno approfittato per anni. Ora che la musica è finita, i soliti noti si scandalizzano, gridando allo scandalo perché Israele “viola” la sacralità degli ospedali. Hamas è un’accolita di disumani, violenti vigliacchi. Quando il resto del mondo ne prenderà atto sarà sempre troppo tardi.

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