di Gennaro A.Avano*
Un anno fa, il 7 ottobre 2023, la nostra associazione delle Marche Meridionali,
Montefiore e Piceno, chiamata a collaborare nell’ambito di un progetto
regionale con l’Associazione Casa della Memoria di Servigliano e con il
Consiglio Regionale medesimo, inaugurava, davanti all’ex campo di
concentramento di Servigliano, un monumento che celebrava la memoria delle
vittime dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau ivi condotte da
Servigliano.
Non immaginavamo che proprio quel giorno si sarebbe compiuto il più grave
attentato alla popolazione ebraica dal tempo dalla Seconda Guerra Mondiale.
Un pogrom cui è seguito un bieco rigurgito antisemita, fomentato dalle più
raffinate tecniche della disinformazione.
Ad un anno da questo tragico evento i Soggetti Associativi e le istituzioni
regionali e provinciali tutte, si sono ritrovate a chiudere il progetto “Sion”,
questo il nome del monumento alla memoria, attribuendo al medesimo nuovi e
più tragici significati.


Alla manifestazione tenutasi nella ex Stazione prospiciente il Campo, oggi
Parco della Pace, hanno preso parte, oltre all’artista Massimo Vitangeli e ai
referenti delle due associazioni Casa della Memoria e It-Il Montefiore e Piceno,
il prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio, una nutrita rappresentanza del
Consiglio Regionale (che ha portano un messaggio del Presidente Latini),
il sindaco di Servigliano, Rotoni, il vicesindaco di Montefiore dell’Aso
Maurizi, i comandanti di tutte le forze di polizia del territorio regionale,
una rappresentanza delle locali scuole medie e dell’ Istituto Tecnico Montani di
Fermo.
Dopo un’ampia riflessione sulla memoria, paragonata ai fatti dell’attualità, che
ha visto espressa una sentita solidarietà al popolo ebraico, l’evento si è
concluso con un intervento di Giovanni Melchionda, collaboratore del
Tribunale di Ancona il quale, come testimone dell’ebraismo territoriale, ha
concluso la manifestazione con il suono dello Shofar.


Analizzando il valore e la qualità dell’evento ci pare di avvertire, in uno
scenario cupo qual è quello del nostro tempo, che la presenza di tante figure
istituzionali e di un’istituzione prestigiosa come il Montani, la più antica scuola
tecnica d’Italia, esprimano il carattere del territorio regionale e provinciale su
cui insistiamo, come luogo sinceramente amico.

Presidente Associazione Italia Israele di Ascoli Piceno e Fermo

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