Milano, sul Duomo la bandiera palestinese (ovvero: cosa si fa per un pugno di voti)

Questa mattina l’ex deputato dei Verdi e candidato con l’Alleanza verdi e sinistra al Parlamento europeo nel collegio Nord ovest, Stefano Apuzzo, ha srotolato una lunga e ampia bandiera palestinese dalla cima più alta della facciata del Duomo di Milano. “Siamo giunti a 37 mila civili palestinesi dilaniati dalle bombe israelo-americane (e circa 80 mila feriti che non possono curarsi), è ora che i popoli del mondo insorgano contro il genocidio, anche boicottando le aziende che collaborano al massacro», dichiara Apuzzo in una nota in cui rivendica il blitz, che – viene precisato – «non intende in alcun modo contestare la Chiesa, bensì apprezzarne lo spirito pacifista e contro le armi e chiedere con forza al governo italiano lo stesso, coraggioso, passo compiuto dal Vaticano», che «riconobbe lo Stato di Palestina già nel 2013». Non sappiamo su quali dati – se non quelli forniti dai tagliagole di Hamas – questo signore in cerca di una qualche visibilità fondi il suo ragionamento sui morti di Gaza. Non c’è mai stata una commissione indipendente che abbia certificato la manica larga dei criminali. E magari a Natale faremo una colletta per regalargli qualche libro di storia e un paio di saggi che spiegano bene cosa sia un “genocidio”. Il pacifismo a senso unico non ci è mai piaciuto, men che meno quando viene propalato da chi non conosce la storia (e, forse, anche l’italiano).

Apuzzo non è nuovo a simili exploit. Il 25 maggio, dopo aver scavalcato una finestra e aver raggiunto il balcone sopra l’ingresso principale di Palazzo Montecitorio, ha esposto due bandiere della Palestina ripetendo la canzoncina: “Basta armi italiane per il genocidio in corso a Gaza”. Bontà sua, aggiunse anche che era tempo di liberare gli ostaggi israeliani rapiti da Hamas. Si astenne allora, come si è astenuto dopo quest’ultima bravata al Duomo, dal dire una parola sul regime terroristico che strangola il popolo palestinese. Che cosa si è disposti a fare per un pugno di voti? E che altro ancora dovremo vedere?

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