Israele, svolta nei negoziati a Doha

Israele avrebbe deciso di rilasciare tra i 700 e gli 800 palestinesi detenuti nelle sue carceri nell’ambito di un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il conseguente ritorno degli ostaggi. Lo riporta l’emittente israeliana Channel 12 citando proprie fonti anonime, secondo le quali Israele avrebbe sottoposto a Hamas una nuova proposta di accordo in tre fasi. Sottolineando che le autorità israeliane hanno mostrato ”maggiore flessibilità”, Channel 12 ricorda che il piano elaborato a Parigi a febbraio prevedeva nella prima fase il rilascio di 400 prigionieri di sicurezza palestinesi in cambio di 40 ostaggi, donne, bambini, malati e anziani, con una tregua di 6 settimane. Ora, invece, Israele è pronto a liberare “quasi il doppio di quel numero”, riferisce Channel 12. Nella lista dei detenuti da liberare ci sarebbero anche ”100 assassini”. Altri media – ebraici affermano che Israele è pronto a rilasciare 700 prigionieri di sicurezza in cambio dei 40 ostaggi.

Per la prima volta nei negoziati, aggiunge Channel 12, Israele ha dichiarato di essere disposto a discutere della possibilità di consentire ai palestinesi sfollati di tornare nel nord della Striscia di Gaza. Citando una fonte anonima vicina ai colloqui, Channel 12 afferma che ci sarebbero condizioni favorevoli, ma non meglio specificate, per il ritorno dei civili nel nord dell’enclave palestinese. Agli uomini, però, probabilmente non sarebbe permesso di tornare. Infatti Israele avrebbe escluso un ritorno totale degli abitanti di Gaza nel nord della Striscia come parte dell’accordo, sottolinea l’emittente. Israele continua quindi a mantenere delle ”linee rosse” che escludono un completo ritiro delle Forze di difesa israeliana (Idf) dalla Striscia di Gaza e insiste sul fatto che la campagna per distruggere Hamas riprenderà una volta concluso l’accordo. Finora Hamas ha chiesto che qualsiasi ulteriore rilascio di ostaggi fosse accompagnato da un impegno israeliano a porre fine alla guerra.

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