Report ONU sulle violenze sessuali commesse nel corso dell’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023

Report dell’Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario generale dell’ONU

Di seguito i punti principali del Report tradotti in italiano

Il 4 marzo 2024, la Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite sulla violenza sessuale nei conflitti, Pramila Patten, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha presentato il suo Report indipendente sulle violenze sessuali commesse nel corso dell’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023, redatto in seguito alla sua visita in Israele.

Nel Report di 23 pagine si constata che si sono verificati casi di violenza sessuale nel corso dell’attacco del 7 ottobre e contro ostaggi, e si chiede un’indagine approfondita.

La rappresentante speciale del segretario generale (SRSG) Pramila Patten ha condotto una visita ufficiale in Israele, supportata da un team di esperti tecnici, dal 29 gennaio al 14 febbraio 2024. L’obiettivo della visita era quello di raccogliere, analizzare e verificare le accuse di violenza sessuale legata al conflitto, secondo quanto riferito, commessa durante i brutali attacchi terroristici guidati da Hamas il 7 ottobre 2023, al fine di informare segnalando, nell’esercizio del suo mandato, anche al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Metodologia:

Il team della missione ha aderito alla metodologia standard delle Nazioni Unite, compresi i principi di indipendenza, imparzialità, obiettività, trasparenza, integrità e principi di “non nuocere”, relativi al rispetto della riservatezza e del consenso informato. La SRSG Patten è stata assistita da un team tecnico composto da nove esperti del sistema delle Nazioni Unite, tra cui specialisti in interviste sicure ed etiche di vittime/sopravvissute e testimoni di crimini di violenza sessuale, un patologo forense e un analista di informazioni digitali e open source. Il team della missione non ha risparmiato alcuno sforzo per raccogliere informazioni e incoraggiare le vittime/sopravvissuti e i testimoni a farsi avanti e condividere le loro storie.

Il gruppo della missione ha condotto un totale di 33 incontri con le istituzioni nazionali israeliane, compresi i ministeri competenti, nonché con le forze di sicurezza israeliane. Ha visitato il Centro nazionale israeliano di medicina legale, la base militare di Shura, l’obitorio in cui sono stati trasferiti i corpi delle vittime, nonché quattro luoghi colpiti dagli attacchi del 7 ottobre, in relazione ai quali erano emerse denunce di violenze sessuali. Il team della missione ha esaminato oltre 5.000 immagini fotografiche e circa 50 ore di riprese degli attacchi, in uno sforzo congiunto per identificare eventuali casi o indicazioni di violenza sessuale legata al conflitto. Ha condotto interviste riservate con un totale di 34 intervistati, tra cui sopravvissuti e testimoni degli attacchi del 7 ottobre, ostaggi rilasciati, operatori di primo soccorso, operatori sanitari e fornitori di servizi, tra gli altri.

Conclusioni:

Sulla base delle informazioni raccolte, il team della missione ha trovato informazioni chiare e convincenti che:

  • la violenza sessuale, compreso lo stupro, la tortura sessualizzata, trattamenti crudeli, inumani e degradanti sono stati commessi contro gli ostaggi, e ha fondati motivi per ritenere che tale violenza possa essere ancora in corso contro coloro che sono stati rapiti e si trovano ancora in ostaggio a Gaza.
  • Nel contesto dell’attacco coordinato di Hamas e di altri gruppi armati contro obiettivi civili e militari in tutta la regione israeliana limitrofa a Gaza, il team della missione ha riscontrato che esistono ragionevoli motivi per ritenere che la violenza sessuale legata al conflitto sia avvenuta in più luoghi durante gli attacchi del 7 ottobre, compresi stupri e stupri di gruppo in almeno tre luoghi, vale a dire: il sito del festival musicale Nova e i suoi dintorni, la Strada 232 e il Kibbutz Re’im. Nella maggior parte di questi casi, le vittime prima sottoposte a stupro sono state poi uccise, e almeno due episodi riguardano lo stupro di cadaveri di donne.
  • Nel complesso, il team della missione è del parere che la reale diffusione della violenza sessuale durante gli attacchi del 7 ottobre e le loro conseguenze potrebbero richiedere mesi o anni per emergere e potrebbero non essere mai completamente conosciuti.
  • Nelle raccomandazioni del Report, l’SRSG Patten chiede a Hamas di rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutte le persone detenute in prigionia e di garantire la loro protezione, anche dalla violenza sessuale.

Scarica il rapporto ONU integrale in inglese

Download “UN report- Sexual violence in conflict 7 oct”

UN-report-Sexual-violence-in-conflict-7-oct.pdf – Scaricato 34 volte – 380,95 KB
Le conclusioni del Report indicano chiaramente che il 7 ottobre sono state perpetrate violenze sessuali e torture in maniera deliberata, sistematica e premeditata.
 L’11 marzo, per la prima volta, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha convocato una sessione speciale per discutere di questi crimini.
 Sarebbe auspicabile che questo Report venisse letto, diffuso e fatto oggetto di dibattito nelle sedi e dagli organi competenti. Sarebbe altresì auspicabile, alla luce di quanto emerge dal Report, che Hamas sia condannato pubblicamente in maniera esplicita e inequivoca per i brutali crimini sessuali documentati dal Report e che sia finalmente sanzionato e dichiarato “organizzazione terroristica” dall’intera comunità internazionale, a partire dalla stessa ONU. Gli opinion leader e coloro che hanno poteri decisionali dovrebbero dibattere pubblicamente di questo argomento, al fine di preservare il consenso globale sul fatto che crimini così orrendi non possono essere una norma accettabile.
Bruno Gazzo, Presidente Federazione Associazioni Italia-Israele

4 thoughts on “Report ONU sulle violenze sessuali commesse nel corso dell’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023

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