di Giuseppe Crimaldi

Non serve essere buoni amici d’Israele per rendersi conto della manipolazione della realtà da parte della stragrande maggioranza dei media italiani. Basta un minimo di onestà intellettuale, quella che ti fa indignare di fronte a trasmissioni come Otto e mezzo, in onda ogni sera su La7.
Tralasciando le altre trasmissioni (da Piazza Pulita a Di Martedì, ugualmente costruite con un dichiarato senso antisionista, se antisionismo equivale a non riconoscere la legittimità di un governo democraticamente eletto, che piaccia o no, in Israele come nel resto del mondo) oggi parliamo della Gruber. E del suo “notista” Paolo Pagliaro, che ieri sera – nella giornata dedicata alla eliminazione della violenza contro le donne – è riuscito a costruire un capolavoro di disinformazione nel finale di trasmissione.


(Paolo Pagliaro)

Al termine di questo articolo troverete un link: è quello che in streaming vi mostrerà la ciliegina sulla torta messa dai colleghi di La7 in chiave anti-israeliana. Guardatelo, a partire dal minuto 32,28 in poi. Perché Pagliaro e la Gruber anche stavolta sono riusciti a leggere in chiave anti-israeliana persino il discorso della violenza sulle donne. Durante l’intera trasmissione ci si è ben guardati dal ricordare le ragazze e le donne ancora nelle mani di Hamas: donne probabilmente stuprate e mortficate nella mente e nelle carni dagli orridi carcerieri palestinesi. O del trattamento riservato alle donne in Iran, Afghanistan, Yemen, Arabia Saudita e molto altro ancora.
Ebbene, guardatelo questo finale di puntata di Otto e mezzo andato in onda lunedì 25 novembre: perché una summa di mistificazione della verità. E non diteci che basta non guardare quel programma, perché tanto si sa già per chi fa il tifo la tv di Urbano Cairo: non ditelo, perché all’ora di cena lo guarda mezza Italia, compresi tanti italiani che si fanno abbindolare da certe menzogne inaccettabili.
Nel finalino della puntata Pagliaro fa il suo bel sermoncino sule donne offese, umiliate e vilipese dagli uomini partendo dagli abusi domestici, per poi saltare con un volo pindarico con dotte citazioni (povero Pierpaolo Pasolini) alle violenze commesse da chi – indossano una divisa – in guerra violenta le donne. E indovinate a commento di queste parole che cosa mostra? I soldati dell’esercito israeliano! Non gli stupratori di Hamas, non le immagini de “La Ciociara” con Sophia Loren a terra dopo essere stata violentata con la figlia da un plotone di soldati marocchini durante la Seconda Guerra Mondiale. No: lui e i suoi montatori mostrano per una decina di secondi spezzoni di filmati che riprendono i soldati d’Israele. Chiarissimo il messaggio: i ragazzi di Tsahal sono un’orda di stupratori, di violenti che stanno commettendo orrori sulle donne palestinesi e/o libanesi.


(Sophia Loren ne “La Ciociara”)

Che dire di fronte a questo giornalismo fazioso al punto da far credere quello che non è mai successo? I soldati dell’Idf non si sono mai macchiati, né mai lo faranno, di questo crimine terribile e odioso. Ogni altro commento lo lasciamo a voi.

La Federazione delle Associazioni Italia Israele con il suo presidente nazionale Bruno Gazzo esprime sconcerto e sconforto per i contenuti della trasmissione, e una severa censura nella parte finale, in cui si veicolano immagini fuorivanti rispetto alle condotte tenute dall’Idf nei confronti della popolazione civile nella Striscia di Gaza.

Per vedere la trasmissione: https://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/la-destra-la-sinistra-e-la-violenza-sulle-donne-otto-e-mezzo-25112024-25-11-2024-569108

One thought on “Gruber, l’antisionismo declinato in immagini

  1. Seguivo la trasmissione della Gruber, ma poco dopo il 7 Ottobre, mi sono resa conto della faziosità insopportabile e non l’ho più seguita
    E L una vergogna e una tragedia. Cosa si può fare! Mi sembra un ritorno agli anni trenta o peggio !!!

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