di Giuseppe Crimaldi*

E’ un dossier importantissimo, e probabilmente non lo leggerete da nessun’altra parte per il semplice fatto che nessuno lo ha pubblicato, né lo farà. E invece quello presentato al 35esimo Congresso nazionale della Federazione rappresenta un documento che smonta, punto per punto, tutte le accuse che pendono a L’Aja presso la Corte Penale Internazionale contro Israele.

“Non crediamo che ci sia una base credibile per concludere che Israele non abbia la capacità o la volontà di attuare processi investigativi e giudiziari nazionali paragonabili a quelli di altri Paesi e dei loro eserciti. I mandati di arresto proposti dalla Corte Penale Internazzionale negherebbero allo Stato di Israele il margine di indagine esercitato nei casi sopra menzionati”. E’ la conclusione di un rapporto stilato dal Gruppo militare di alto livello inviato all’Alta Corte di Giustizia dell’Aja in relazione alle accuse di genocidio avanzate dal Sudafrica e da altre nazioni che chiedono, tra l’altro, l’arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Gallant.
Il dossier è stato illustrato ieri a Roma nel corso di una conference organizzata dalla Federazione Italia Israele in occasione del suo 35esimo Congresso nazionale.
Ed ecco alcune parti del dossier che – di fatto – smonterebbe le accuse rivolte allo Stato Ebraico in relazione al “genocidio”, all’affamamento e ad una condotta disumana nei confronti della popolazione civile della Striscia di Gaza. Ad illustrarli, durante i lavori al centro Pitigliani della Capitale, c’erano i generali Vincenzo Camporini, Paolo Capitini e Giuseppe Morabito. Non tre relatori qualunque, ma tre tra i massimi esperti di cose militari, di codici di guerra e di scenari militari. Ma, soprattutto, tre persone lontane da qualunque tipo di tifo pro o contro qualcuno: e per questo il lavoro svolto assieme ad altri alti vertici militari internazionali assume una rilevanza assoluta.

(Da sinistra: il generale Camporini, il giornalista Ruben Della Rocca e i generali Morabito e Capitini)


Il gruppo di lavoro di esperti militari internazionali ha smontato le accuse mosse all’Idf (l’esercito israeliano) del procuratore della CPI: da quella di genocidio a quella di affamare la popolazione civile, dal taglio dei rifornimenti di energia elettrica a quello delle risorse idriche, a quello delle uccisioni illegali. “Abbiamo visitato i punti di passaggio costruiti dall’IDF dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, appositamente per facilitare l’ingresso di maggiori volumi di aiuti nella Striscia di Gaza, e le direttive e i comandi che abbiamo esaminato non includevano alcun ordine di affamare i civili o di utilizzare questioni relative all’assistenza umanitaria come metodo di guerra- si legge nel rapporto – e, di fatto, includevano dichiarazioni chiare riguardanti gli obblighi legali dell’IDF nei confronti della popolazione civile, in diretta contraddizione con le affermazioni del Procuratore dell’Alta Corte. Ma nostro giudizio, qualunque sia l’insicurezza alimentare esistente oggi tra la popolazione di Gaza, non è dovuta al fatto che Israele impedisca l’ingresso o la distribuzione degli aiuti  nel territorio, ma agli effetti inevitabili di una guerra urbana su larga scala, aggravata dal dirottamento degli aiuti da parte di Hamas per i propri scopi militari. Siamo stati anche informati di come Hamas abbia accumulato rifornimenti dall’inizio della guerra e dirottato beni come il carburante per i propri scopi militari”. Dunque, hanno sottolineato i generali a Gaza “non c’è stato alcun assedio”.


E’ anche stato provato che “Hamas ha colpito nove delle dieci linee elettriche che collegano Israele a Gaza; queste linee fornivano solo il 50% dell’elettricità di Gaza. Tali affermazioni del Pubblico Ministero sono sostanzialmente inesatte”.
“Inoltre – prosegue lo studio di alti esperti di Difesa indipendenti – le accuse del Pubblico Ministero assolvono completamente Hamas – istigatore della guerra – dalla responsabilità di rifornire la propria popolazione. Come esperti militari possiamo attestare che se gli stati impegnati in una guerra sono costretti ad assumersi la piena responsabilità per la popolazione civile del nemico, soprattutto in un contesto in cui la parte avversaria ostacola deliberatamente gli sforzi di aiuto, si stabilisce uno standard che sarà inaccettabile per la maggior parte degli Stati. È risaputo poi che Hamas  si radica in modo persistente e pervasivo nella popolazione civile e complica il processo di distinzione, mettendo in pericolo i civili non indossando uniformi o emblemi distintivi. Usa i civili come scudi umani come strategia deliberata. A ciò si aggiunge la detenzione di ostaggi, la lunghezza e la complessità del sistema di tunnel di Hamas, il numero di razzi tuttora lanciati verso Israele (quasi 10.000 dall’inizio della guerra), e questo diventa il campo di battaglia più complesso e impegnativo dei tempi moderni. Ignorare queste circostanze nel valutare l’azione israeliana significa che una parte del conflitto è completamente assolta da ogni responsabilità.
Riteniamo che perseguire mandati di arresto per i leader nazionali israeliani non solo sia quantomeno prematuro, ma di fatto ingiustificato”

*Direttore Italia Israele.org – Responsabile Comunicazione della Federazione Italia-Israele

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Download “Report High Level Military Group – Italiano” Rapporto-High-Level-Military-Group-in-Italiano-1.pdf – Scaricato 168 volte – 239,51 KB

6 thoughts on “Israele “criminale”? Ecco il documento che smonta tutte le accuse/ESCLUSIVO

  1. Era ora che venisse smentita la pubblicità negativa di Hamas ,che venissero smentite le continue bugie che diffamano Israele !!!bisogna informare la gente che purtroppo crede alle fandonie propagate da canali televisivi e da giornali che invece di fare informazione corretta seguono la politica anti Israele e alimentano l’antisemitismo.

  2. Non bastano queste po he righe a giustificare i bombardamenti ed i morti vivi sotto le macerie le uccisioni senza pietà di donne e bambini, la deportazione degli uomini di tutto questo vi sono migliaia di foto e video
    Le vostre sono solo parole.

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